Il Viaggio

Nel mondo di Giochilandia  all’inizio ti senti un po’ sperduto e avresti voglia di fuggire via, specialmente se sei una bambina timida e ipersensibile, di quelle che piangono sempre. Poi però ci prendi gusto e i mostri diventano i tuoi migliori amici e giochi tutto il giorno, come tutti gli abitanti, e il tempo sembra eterno.

A nord di Giochilandia esiste una terra di confine. La riconosci perché dalla ridenti praterie sempre soleggiate passi all’improvviso in una coltre di nebbia e a stento riesci a distinguere i contorni del paesaggio, inoltre la strada inizia a farsi un po’ più erta e inizi ad avere il fiatone nel  percorrerla. 

 

Quando arrivai nella città mineraria di Teenager, a nord di Giochilandia, mi accorsi subito del grigiore di quel posto, non dovuto solo alla nebbia che avvolgeva ogni cosa, ma anche all’ostilità degli abitanti. Erano persone diffidenti che ti squadravano dalla testa ai piedi e per una ragazza timida e insicura come me risultavano così mostruosi che decisi  di affittare una piccola stanza e stare lì chiusa, al sicuro per tutto il tempo del mio soggiorno, in quella grigia e anonima città.

Fu l’allegro canto di un gruppo di escursionisti di passaggio e il richiamo della montagna che mi convinsero a uscire dal mio angusto appartamento per raggiungerli e unirmi al loro cammino. Iniziò così la Strada o , come la chiamavano loro, la Route, tutta in salita ma ricca di sfide, gioie e bellezza. La bellezza dei luoghi di montagna. Non mi ricordo esattamente quando li abbandonai ma quando successe mi ritrovai di nuovo in una grigia città avvolta dalla nebbia dello smog. Lì mi fermai per anni e mi sposai. Tutto in quel posto sembrava avvolto da un fumo che non ti faceva respirare bene e la gente sembrava non sorridere molto o forse ero io che non sorridevo più. Lo scoprii quando un giorno intravidi, al di là dei monti, le ridenti praterie di un posto che assomigliava molto a Giochilandia. Allora mi ricordai di quanto stessi bene lì, all’inizio del mio viaggio, e così decisi di lasciare tutto e partire di nuovo.