Metamorfosi

In scena ci sono due uomini. Entrambi sono seduti su una sedia. Uno di fronte all’altro. Il primo è legato e imbavagliato. Il secondo, che è seduto tenendo la sedia al contrario, lo guarda inclinando un po’ la testa.

Cosa c’è? La corda è troppo stretta? Oh poverino! Ma converrai che sia stata una precauzione dettata dalle circostanze. E poi è tutto più semplice in questo modo. Io parlo e tu ascolti. (pausa. Si alza e sposta la sedia)

Mi hanno definito in tanti modi, sai? Tu, sul tuo giornale, hai scritto che sono un corrotto, un assassino, un impostore.

Un membro, di non ricordo quale associazione, mi ha etichettato come sporco razzista. Razzista, io? Ma ti pare? (pausa)

Mentre il tuo attacco diretto mi ha alquanto disturbato, le accuse di razzismo nei mie confronti mi hanno lasciato totalmente indifferente. Anche perché colui che le ha prodotte fa parte di quella categoria di persone che non godono della mia stima.

Ci sono due categorie in particolare che non sopporto: gli stupidi e gli ignoranti. Non nutro particolare odio nei loro confronti. Semplicemente provo fastidio.

Gli stupidi e gli ignoranti sono come le mosche e le zanzare. Sono fastidiosi, ma hanno una loro utilità.

Le analogie tra queste bizzarre coppie di esseri viventi sono notevoli. Gli stupidi e gli ignoranti, per esempio, appartengono al genere “homo sapiens” e, solo il pronunciare questa inconfutabile verità, mi sembra quasi un’esilarante battuta. Anche le mosche e le zanzare appartengono alla stessa categoria, quella dei ditteri. Dittero: dal greco “dis”, due e “pteros”, ali

Ma quanto sono fastidiose le mosche quando si posano sul tuo cibo mentre fai un pic nic, quando ti ronzano intorno, quando si poggiano su di te e sei consapevole che Dio solo sa quale putrida superficie hanno toccato quelle zampe?

Eppure non hai idea di quanto possano esser utili le mosche. Così come le zanzare. Importanti nel ciclo alimentare e nell’ecosistema.

Le mosche per esempio, in natura hanno un ruolo ben definito. Intanto sono dei veri e propri spazzini che nutrendosi di sostanze organiche in decomposizione contribuiscono a ripulire l’ambiente, impedendo il dilagare di malattie. Sia nella loro breve vita da adulti, ma soprattutto quando si trovano nello stato di piccola larva. Addirittura le larve di mosca vengono usate in medicina per curare le persone con gravi ustioni: mangiano la pelle e la carne morta portando a una più rapida guarigione. Contribuiscono ad impollinare i fiori facendo crescere i frutti e i semi delle piante. Infine le mosche sono il nutrimento di tantissimi animali come le rane, i rospi, camaleonti, uccelli, pipistrelli, pesci. E sono ottime esche per pescare le trote. Ma la cosa straordinaria è che la mosca è molto prolifica. La femmina depone un numero impressionante di uova. Parliamo di centinaia di uova. E, facendo un paragone con le categorie umane a me non molto gradite, non si dice che la mamma degli stupidi è sempre incinta?

E vogliamo parlare delle zanzare?

Anch’esse fungono da impollinatrici. La Forcipomyia, ad esempio, si occupa di colture tropicali come il cacao. La sua scomparsa di tradurrebbe, secondo alcuni, in “un mondo senza cioccolato”.  E a me piace molto il cioccolato. Quindi perché eliminare questi preziosi, seppur fastidiosi, insetti?

Ma da bambino il mio atteggiamento nei loro confronti era nettamente diverso. Durante l’estate mi portavano dai miei nonni in campagna. E lì le mosche brulicavano. Sia per via della stagione che per i tanti animali che venivano allevati.

Io, armato della mia bella paletta scacciamosche, facevo a gara con mio fratello a chi ne uccideva di più. Vincevo sempre io. Avevo una tattica ben precisa e anche se qualche battuta andava a vuoto, terminavo la sfida con un ragguardevole bottino.

Ma crescendo ho iniziato a capire che quella mia violenza gratuita era un semplice passatempo. La svolta è arrivata quando vidi un documentario sugli insetti, associandolo alla filosofia che tutto ha una sua utilità

E così, gli stupidi e gli ignoranti non sono da meno. Sono utili. Servono anche a dare un certo equilibrio al mondo.

Gli stupidi e gli ignoranti sono utili soprattutto perché a questa società occorrono persone da manipolare e da soggiogare. Sono delle risorse e non è conveniente eliminarle. In un certo qual senso fanno parte dell’ecosistema della società. E tu ne dovresti sapere qualcosa. Ti dice niente… “quarto potere”? La capacità della stampa di orientare l’opinione pubblica. Adesso ci sono televisione e internet che influenzano le masse. Le persone che hanno un po’ di sale in zucca e lo vogliono adoperare, non si fanno abbindolare facilmente. Mentre la maggioranza è carne da macello in pasto a un numero considerevole di predatori. Non posso giudicare io se sia giusto o sbagliato questo sistema. Posso io denunciare che sia sbagliato che la mosca sia il pasto di una rana?

Gli stupidi e gli ignoranti hanno anche una grande funzione sociale. Quella di rafforzare l’autostima delle persone che li incontrano.

Tuttavia non ci sono solo fattori positivi. Le mosche e le zanzare, negli ambienti degradati e Paesi in via di sviluppo, sono vettori di tremende malattie. Così anche gli stupidi e gli ignoranti, in malsani ambienti come la rete internet possono provocare molti danni. Sono portatori di malattie sociali perché dando loro voce in mezzo a migliaia di utenti, uccidono la liberta di espressione. Si, perché con la scusa che sia importante che tutti possano esprimere la propria opinione, si arriva alla condizione in cui se tutti parlano è come se non parlasse nessuno. Per la prima volta il potere ha ucciso la libertà di espressione saturando la libertà di espressione. Tante informazioni, nessuna informazione. Tante opinioni, nessuna opinione. Tanti stupidi e ignoranti, terreno fertile per chi vuole coltivare il proprio predominio…

Ribadisco la mia urticante sensazione a contatto di queste due categorie, ma niente di insopportabile. È un po’ come se un non fumatore dovesse sorbirsi ventate di fumo passivo. Potrebbe esser fastidioso, certo, ma non per quello si uccidono i fumatori.

Sai una cosa? In fondo non ho mai incontrato un uomo stupido o ignorante dal quale non abbia potuto imparare qualcosa. Se non è utilità questa!

E veniamo a te. Tu, mi dai fastidio. E non poco. Non sei né stupido e né ignorante, tutt’altro. Per questo sei pericoloso. Considerando la tua attuale situazione, rovistare nel mio passato non è stata una delle tue idee migliori.

Ora, potrei lasciarti libero e potresti così continuare ad infastidire altre persone. Come una mosca o una zanzara. Saresti libero di farlo purchè tu stia lontano da me, dal mio passato e dai miei affari. Tuttavia devi sapere che tra i miei difetti annovero la diffidenza. Conclusione: se tu fossi una mosca adopererei lo scacciamosche; se fossi una zanzara probabilmente la mia ciabatta da battaglia, ma sei un uomo. Ed ho l’imbarazzo della scelta. Pensi che sia da vigliacchi uccidere qualcuno legato ed imbavagliato? È un modo come un altro per ottenere il risultato. (pausa riflessiva)

Ma per dimostrarti che non sono un assassino, bensì una persona ragionevole ti offro una possibilità di salvezza. Tu ritratti ciò che hai pubblicato sul tuo giornale e non ti accadrà nulla di male. In ogni caso, come precauzione, ti farò installare una capsula esplosiva all’interno di un molare. Se provi a toglierla o ti azzardi a fare il furbo, di te non ritroveranno nemmeno una briciola.

L’uomo legato abbozza un “sì” rassegnato, muovendo la testa.

Bravo! Lo sapevo che eri una persona ragionevole. Potessi esserlo anch’io! La verità è che se una zanzara mi punge una volta, si sentirà autorizzata a farlo ancora. Per questo un insetto del genere, a casa mia, non vede l’alba di domani.

A quel punto prende la pistola e gli spara un colpo in testa.

Che brutta cosa, la diffidenza!

 

Scritto da Antonio Barra                                                      Vai all'ascolto