Lettera a Mister G

Caro Mister G,

Le scrivo questa lettera per un motivo ben preciso.

Noi non ci conoscevamo fino a poco tempo fa. Le confesso che, anche se abita da sempre molto vicino a me, Lei mi è stato ufficialmente presentato solo recentemente dalla mia cara amica Simona.

Lo sa che Lei, Mister G, è un tipo davvero originale?

Le riviste e la Rete parlano spesso di Lei. Facebook è pieno di più o meno acute disquisizioni sulle Sue attività. I forum al femminile traboccano di consigli, posizioni, esperienze, manipolazioni, discussioni, approfondimenti, soluzioni, alternative, problematiche, risultati, contraffazioni, opinioni, suggerimenti… Tutto sempre e solo per Lei, caro Mister G!

E Lei cosa fa? Come si comporta? Come reagisce?

Si fa cercare. Non si fa trovare in casa. Sfugge. Spesso si nasconde. Si rende irreperibile. Scompare. Non lascia un indirizzo, un recapito sicuro, un posto dove poterLa trovare all’occorrenza. Lei, Mister G, è un fuggitivo, un latitante, un clandestino.

C’è voluta tutta la pazienza della mia cara amica per incontraLa. Quando le ho detto che io finora non mi ero mai imbattuta in Lei, Simona mi ha guardato con un inconsueto entusiasmo. È voluta partire immediatamente alla Sua ricerca, Mister G, conducendomi per mano nel viaggio, con una calda tenerezza che non le conoscevo. Un viaggio lunghissimo, tra rugiade gioiose e le pieghe prima segrete e poi sempre più dischiuse sulla mia consapevolezza. Un viaggio dolcissimo alla scoperta della mia vera essenza.

E poi, finalmente, Simona mi ha fatto conoscere Lei, Mister G.

Me lo presentato la prima volta e poi di nuovo e poi ancora e ancora…

Tornando a noi, caro Mister G, vorrei chiederLe un grosso favore che per me è molto importante.

Può darmi una mano per farLa conoscere anche a mio marito? È uno che non trova mai niente.

Spero di incontrarLa presto e stavolta insieme a lui.

Ci conto.

Puntualmente Sua

 

    Serena

 

Scritto da Benedetto Mortola