Questa volta voglio raccontare le storie degli altri e cioè le storie che alcuni di voi mi hanno mandato.
La sensazione che ho avuto leggendo questi racconti è stata quella di grande intimità, quella stessa intimità che si prova quando un caro amico ti scrive una lettera, ammesso che ancora ci sia qualcuno che scrive una lettera perché ora scrivi una mail. La lettera ha in sé qualcosa di più intimo e segreto.
Io penso che quando si scrive una storia vera, romanzata o inventata che sia si racconta sempre qualcosa di noi di molto profondo.
L’arte di scrivere risponde a un’urgenza creativa e intima di esprimere ciò che non diciamo nella vita di tutti i giorni.
E’ per questo che mi sento onorata di poter leggere ognuno di questi racconti e nello stesso tempo investita di grande responsabilità nell'essere testimone e tramite della storia che appartiene ad un'altra persona ma che non posso esimermi dal rendere mia.
Come la parola tramandata si trasforma e non è mai uguale alla fonte originaria così anche le emozioni seguono percorsi paralleli, variano e si modulano a seconda della persona che le accoglie e le rende proprie.
Non me ne voglia lo scrittore se leggerò il racconto filtrato dalle mie sensazioni, che non saranno identiche nei colori e nelle sfumature alle sue.
Chi mi ascolterà a sua volta risuonerà in maniera diversa ma proprio questo è il fascino di ogni storia che si rispetti: la capacità di essere immaginata con occhi sempre nuovi.
Allora vi invito a leggere e ad ascoltare ognuno di questi racconti nelle speranza che possano appassionare voi così come hanno appassionato me.
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