Amore a prima svista

Domenica ora di pranzo in un bar pochi avventori tra i quali un uomo e una donna soli, uno di fronte all’altra a due tavoli diversi.

“E’ così imbarazzante venire a mangiare da sola in un bar la domenica. Mi sento gli sguardi di tutti addosso. Una zitella, sola, sfigata che persino la domenica non ha nessuno con cui pranzare. Ho usato il termine zitella volutamente, anche se ormai è fuori moda. Dovrei definirmi single e così automaticamente diventerei molto più affascinante ma il risultato non cambia perché non sono io ad aver scelto la mia singletudine ma lei ad aver scelto me. Eh sì perché, diciamolo, non è che sia una grande” gnocca” anche se ce l’ho messa tutta a mostrare quanto sia “figa” dentro e non solo perché ho degli organi e delle viscere perfettamente sane, in ottimo funzionamento ma anche perché ho un’anima dolcissima e affascinante …ho un’anima "gnocca" ma nessun uomo se ne accorge.

Mica male però il tipo al tavolo di fronte al mio! E’ proprio il mio tipo. E’ un intellettuale, sta leggendo un libro …sicuramente un’ animo sensibile…chissà magari si accorge della mia splendida anima. E’ da un po’ che l’osservo. Solo pure lui magari …magari potrei farmi notare in qualche modo …sì ma come …sono negata in queste cose. Certo che è proprio carino e poi  così virile! Ora mi alzo e con qualche scusa lo abbordo”

 

Mentre sta per alzarsi arriva al tavolo dello sconosciuto un altro uomo. I due si salutano con un bacio appassionato sulla bocca ed escono dal locale mano nella mano.