Amore nascosto

Ehi! Ehi! ...

Ecco, si è di nuovo allontanato...

Tutti i giorni questo cane passa di qua, vicino al fiume,per fare i suoi bisogni e mai una volta che si avvicini...

Fido, fido bellooo, vieni qui… qui… sono quiii…

Fidoooo… cagnolino...Niente. Se n’è andato.

D’altra parte è solo un cane…

Cosa vuoi pretendere da un barboncino?

Una settimana fa sì che era arrivato un signor cane. Uno di quelli della scientifica… aspetta… Come li chiamano? Cani molecolari.

Ma io non ero ancora qui.

Si, mio marito mi ha messo qui dopo. Dopo che questa zona era già stata perlustrata…

Ehi! Ehi! Lei, signore con la valigetta ventiquattrore!

Sono qui…

Niente! Non mi vede neanche lui…

Nessuno mi vede…

Mio marito non si è degnato neppure di buttarmi addosso un po’ di terra.

Mio marito… Si… Come piangeva… Altro che premio Oscar!

Sembrava un santo… Occhi grandi come quelli di un bambino, occhi sorpresi, lucidi, rossi…

Lì a raccontare ai Carabinieri che lui me lo diceva sempre di non uscire a fare jogging nel parco alla sera… Che poi, in questa stagione, viene subito buio…

Jogging! Io!

Ma se io non ho mai fatto jogging in tutta la mia vita!

L'unica corsa che faccio è quella per buttarmi sul divano la sera quando c'è “un posto al sole” …

E i Carabinieri che ci sono cascati in pieno! Lì a consolarlo, a spiegargli che purtroppo la vita ha anche questi lati tristi. Invece di portarlo a calci nel sedere in caserma e fargli sputare tutto, lo hanno accompagnato al bar dell’angolo e gli hanno offerto un caffè!

Poi si lamentano perché scrivono le barzellette sui Carabinieri!

Non hanno capito assolutamente nulla di quel bastardo!

Non lo sanno chi è davvero!

Dico io, ma che cavolo, non vi siete accorti durante la perquisizione che avete fatto a casa mia, che in tutto il mio guardaroba non c'è una tuta??? Non esiste un paio di scarpe da jogging in casa mia!

Anche ora ai piedi ho un paio di scarpe con il tacco.

Si, ho una cyclette in camera da letto è vero, ma la uso come appendi abiti. Jogging… Figuriamoci!

Ehi, signora con la sigaretta! Lei che guarda da questa parte! Sì, lei! Sono qui! Sono dietro questo albero! Ecco, sì, mi guardi!

No, non vada via… Sono proprio sotto questo cespuglio!

Non c’è niente da fare…

Ormai… Mi troveranno solo perché qualcuno sentirà l’odore…

E allora non sarò proprio un bello spettacolo…

E pensare che io ci ho sempre tenuto tanto al mio look…

Puttana. Si, quando eravamo soli io e lui, mi chiamava così: Puttana. Eppure l'unica cosa che mi ha toccato oltre a lui è quest'erba dove mi ha buttata.

Così a volte vanno le cose…

Ci siamo conosciuti sui banchi di scuola. Lui è stato il mio primo uomo. Primo bacio, primo in tutto. Io ero convinta che quello era l'amore. Si… Amore… il vero amore… Amore di quello che ti lascia il segno…

Il santo ha una bella faccia tosta…

Con i Carabinieri ha fatto gli occhi grandi come quelli di un bambino, occhi sorpresi, lucidi, rossi…

Ma a me ogni tanto faceva un occhio nero!

Ehi! Ehi, voi due! Ragazzo e ragazza! Guardate qui! Sì, qui, proprio qui! Si vede che siete innamorati… Ecco, bravi, su avvicinatevi… Bravi giovani… Si vede anche che avete marinato la scuola… Sono sotto questo cespuglio… Ma…

Era solo per buttare la cicca della sigaretta da qualche parte!

Non andate via! Venite qui! Tornate indietro! Stronzi!

Venite a vedere come finisce un vero amore nato sui banchi di scuola!

Ehi! Ehi! È possibile che nessuno si accorga di me???

Sono quiii.

Anche la mia migliore amica gli ha creduto… La mia migliore amica...

Un po'stata colpa mia, è vero. Io non le ho mai detto che lui mi picchiava.

Si, insomma. Per lei io sono sempre stata quella un po' “svampita”

Una volta non avevo visto l'ultimo gradino delle scale… Colpa della mia frangetta, troppo lunga.

Un'altra volta l'angolo dell'armadio in bagno… Troppo basso…

Poi la mano chiusa nello sportello del mobile della sala… Lì la colpa era di Zingaretti… Lei lo sapeva, non perdevo nemmeno una puntata del commissario Montalbano...

Mentre il santo mi rimproverava: “Amore! Non puoi stare un po' più attenta? Una volta o l'altra ti farai del male veramente”

Così io, tra le lacrime, facevo anche la figura della cretina.

Ma cosa dovevo fare? Denunciarlo?

No, denunciarlo no. Dopo tutto un occhio nero passa dopo qualche settimana.

E lui dopo tutto, era sempre il ragazzo che ho conosciuto tra i banchi di scuola. Siamo cresciuti insieme. È stato il primo amore della mia vita… L’unico amore della mia vita…

Che cretina!

Dopo pochi mesi di matrimonio aveva perso il posto di lavoro. Io gli avevo detto di non preoccuparsi, con qualche sacrificio il mio stipendio poteva bastare. Per un po’ se ne è stato in casa…

Poi ha cominciato ad uscire: gioco, bar e chissà cos'altro…

Mi diceva che aveva bisogno di uno sfogo… Io ero sempre troppo egoista per capirlo, ero troppo forte, troppo stronza… Diceva lui. Sono iniziate le botte…

Le prime volte mi dicevo che dovevo cercare di capirlo… Ma lui non mi ha dato il tempo…

Signora sola, che bella gonna!

Che bella gonna! Ho sempre sognato una gonna così con quegli stivali fin sopra al ginocchio…

Anche perché, modestamente, potevo permettermeli. Mi hanno sempre detto che avevo delle belle gambe.

Lui invece no, diceva che erano da Puttana. Però quando li indossavano le altre le guardava…  E quelle gli piacevano…

Signore con il bastone… Venga qui… Vuole andare al TG delle 19,

Quello che guardano in tanti?

Venga qui! Può spostare questo cespuglio con il suo bastone… Forza! Mi ritrovi lei!

Perché se ne va via?

Ehi! Ehi!!!

No! Un'altra notte qui no…

 

 

“Scusate, glielo dite voi alle ragazze del centro antiviolenza che c’avevano ragione?”                 

(Citazione Serena Dandini)

 

Scritto da Simona Morchio                                                                                           Vai all'ascolto