Nemesi

 Caro diario,

 

il tempo della persecuzione è arrivato.

 

E’ arrivato in modo strano come tempo sospeso.

 

Siamo in recinti invisibili, ognuno nella sua gabbia.

 

Ci aggiriamo tra i civili ma siamo ombre, non persone.

 

E’ difficile spiegare come ci si sente in questo tempo sospeso, in questo spazio di piombo etereo.

 

Siamo nella luce ma vediamo le tenebre intorno a noi

 

Siamo monadi, ci hanno separato anche tra di noi, tra gli uomini non uomini.

 

Noi dissidenti ci vediamo poco, da anni ci hanno abituato a essere monadi ma ci sentiamo uniti lo stesso perché ci unisce una sottile linea d’argento, la linea della luce.

 

Non so cosa ci spinge a rimanere in questo spazio sospeso fuori dalla nostra zona di comfort.

Uno spazio dove i nostri stessi corpi sembrano annientati, ridotti in tante piccole briciole.

 

Non so ma quelle briciole sono tutto ciò che ci rimane, tutto ciò che abbiamo.

 

Sono quelle briciole che ci danno la forza di rimanere in questa zona d’ombra.

 

E’ strano ma so che tutto questo finirà e ci ritroveremo in una nuova luce.

 

 

Questo brano ha ispirato questa puntata del mio podcast