La Terza Guerra Mondiale

foto presa da Pixabay

Hanno ucciso Dio.

 Lo hanno fatto in sordina strisciando come serpenti.

 Lo hanno torturato in stanze nascoste.

Gli hanno chiuso la bocca, l’hanno isolato e soffocato e poi hanno aperto la tomba. E’ uscito l’odore putrefatto della morte dell’anima.

L’odore della morte dell’anima del mondo, della gente.

Hanno ucciso Dio .

Nelle chiese dove c’era più di un uomo che si univa preghiera

Hanno scacciato i giusti dal tempio e hanno accolto le serpi messaggeri di morte

Hanno ucciso Dio

Hanno soffocato il pianto di chi lo invoca

Hanno ucciso Dio

Hanno ucciso il conforto di un altro essere umano per chi è solo

Hanno ucciso Dio

Ci hanno messo gli uni contro gli altri

Hanno ucciso Dio

e nessuno li ha fermati

Ma oggi Dio è risorto  

E’ risorto tra gli ultimi

Tra gli additati

Tra gli isolati

Tra coloro che non si sono mai arresi all’unica morte temibile

Alla morte dell’anima.

Oggi Dio è risorto, sappiatelo

E non dovrà mai più essere ucciso

Questa è una promessa

o un avvertimento.

 

Dicono che ora la gente non sia più in grado di sopportare delle piccole limitazioni.

 

Che cosa sarà mai mettersi una mascherina?! Che cosa sarà mai starsene in casa, rinunciare a qualche viaggio?!

 

Lo facciamo per gli altri, per i nostri genitori, per i nostri nonni, per il bene comune e poi …bisogna abituarsi alla “nuova normalità”.

 

I nostri nonni hanno sopportato ben altro, hanno dovuto affrontare la guerra, la fame e l’hanno fatto senza tante storie.

Noi, invece, generazioni di smidollati frigniamo per un po’ di libertà in meno.

E  poi, lo sappiamo, alla fine andrà tutto bene.

 

Che strano, non lo sento più ripetere che tutto andrà bene, non vedo più gli arcobaleni sulle porte e non sento i cori dai balconi. Forse che qualcuno e più di qualcuno si sta accorgendo che questa è una guerra?

 

Una guerra subdola, strisciante, iniziata anni fa e giunta  al suo exploit.

E’ una guerra che uccide le persone nell’anima e toglie loro a poco a poco l’energia vitale.

Le guerre dei nostri padri uccidevano con le bombe, questa guerra ci uccide con la paura.

PAURA  è l’ arma di questa Terza Guerra mondiale.

 

Anche nelle guerre del passato c’era la paura ma era una paura “sana” per qualcosa di reale come una bomba che poteva colpirti.

 

La paura di noi uomini del terzo millennio è paura della paura, paura della minaccia, paura per quello che potrebbe succedere, paura dell’invisibile.

 

Ci guardiamo come tanti soldatini robot dietro le nostre anonime o griffate  mascherine e diffidiamo l’uno dell’altro perché la guerra che stiamo combattendo è quella degli uni contro gli altri. Non c’è solidarietà perché qualcuno ci ha detto che il nostro nemico è chi ci sta vicino, è lui che ci porterà la morte. E allora stiamo scegliendo di morire da soli, di morire della nostra stessa paura.

 

Ci illudiamo che stare lontani significa stare vicini e ci sciacquiamo la coscienza nel fiume dell’ ipocrisia, manovrati da iniqui e ghignanti burattinai che pretendono di riscrivere il mondo a loro immagine e somiglianza.

 

Io dico che non c’è morte peggiore di quella della coscienza e perdita peggiore della libertà perché se la morte ti coglierà Vivo avrai la possibilità di Vivere per sempre.

 

Cristina Dal Farra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

     

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