Il senso della Memoria

 

Giorno della Memoria”. Ci siamo chiesti perché e di che cosa dobbiamo avere memoria?

 

Il Governo aveva dato l’ordine, con qualche editto, che dovevano additarli quando li incontravano per strada, poi non dovevano farli entrare nei negozi, nelle scuole, non potevano ospitarli, dovevano denunciarli e consegnarli alle polizia. Dovevano portare la loro stella di riconoscimento cosicché tutti sapessero che erano ebrei, figli di un dio minore, colpevoli, causa e capri espiatori di ogni male.

 

Non so se allora la gente, quella che obbediva, fosse realmente convinta delle sue azioni o obbedisse solo per paura tuttavia è successo.

 

Amici che denunciavano amici, odio e diffidenza reciproca, emarginazione senza un reale perché ma solo perché c’erano degli editti che ordinavano di odiare e di emarginare.

 

Oggi mi guardo in giro quando cammino per la strada e vedo tanti sudditi dietro anonime o griffate mascherine che diffidano l’uno dell’altro.

Oggi, come ieri, con qualche editto, ci hanno detto che il nostro nemico è chi ci sta vicino, è lui che ci porterà la morte e allora stiamo scegliendo di morire da soli, di morire della nostra stessa paura.

 

Ci illudiamo che stare lontani significa stare vicini e ci sciacquiamo la coscienza nel fiume dell’ ipocrisia, manovrati da iniqui e ghignanti burattinai che pretendono di riscrivere il mondo a loro immagine e somiglianza.

 

E mi domando come sia potuto succedere e cosa ancora potrà succedere perché ho la sensazione che sarà solo l’inizio se la Memoria non ci farà riflettere e ritornare sui nostri passi.

 

Due anni fa, in tempi “non sospetti”, ho pubblicato la puntata del mio podcast dedicata ad Hannah Arendt , filosofa tedesca, vista dall’ occhio della regista   Margarethe Von Trotta. Con straordinaria lucidità la filosofa si chiede come sia potuto succedere che persone “normali”, comuni, mediocri abbiano potuto commettere crimini così efferati contro l’umanità e si dà una risposta nell’ annichilimento del pensiero, nell’ottundimento e annullamento della coscienza.

 

 

Qui sotto vi lascio il link dell’episodio in questione.

"Parentesi riflessiva: Chi ha paura del pensiero?"

 

Cristina Dal Farra.

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