“Non si può sapere in anticipo come andrà a finire. In un sol giorno, toccando le corde giuste, puoi raggiungere una meta – forse soltanto quella intermedia, o forse addirittura il traguardo. E senza neppure farsi venire in mente l’idea. Basta abbandonarsi alla creatività e lanciarsi nell'impresa” (Po Bronson. San Francisco Writers’ Grotto)
Era da un po’ che cercavo un modo per scrivere tutti i giorni ma è un po’ come la dieta che ti proponi di seguire da lunedì ma, se va bene, dura solo il lunedì.
Ho scoperto di essere una persona pigra e refrattaria a ogni allenamento. Invidio profondamente chi riesce a fare attività fisica tutti i giorni, i metodici super organizzati in ogni cosa, m’inchino religiosamente di fronte agli scadenzari, alle cartelline e affini ma io no, non ci riesco.
Stavo quasi rinunciando all'idea quando due amiche super organizzate e creative, decidono di venirmi in soccorso e mi propongono “1 testo al giorno”: ogni giorno un piccolo esercizio di scrittura e per essere sicure che non mancherò neanche una volta all'appuntamento mi costringono a far parte dello staff organizzativo.
Fregata per sempre o per lo meno finché dura.
Si dice che bastano ventuno giorni per acquisire un’abitudine. Non so se “1 testo il giorno” durerà ventuno giorni o un anno o una vita ma una cosa è certa: sono due settimane che scrivo qualcosa tutti i giorni e già aspetto quell'appuntamento quotidiano con gioia e trepidazione.
E’ un po’ come ritornare bambini quando il gioco era la cosa più importante della vita. In quei tre minuti quotidiani, te stesso e la tua immaginazione diventano la cosa più importante e vera della giornata. E la cosa che li rende ancora più speciali è la condivisione con altre persone che, come te, amano sognare.
La creatività è meravigliosamente contagiosa.
A volte basta una parola, un’immagine, per aprire un mondo dentro di noi che, se abbiamo il coraggio e la generosità di donare all'altro, può essere la chiave per aprire altri mondi, altri punti di vista, un universo intero.
Preferisco scrivere la mattina ma a volte mi capita di addormentarmi la sera con le immagini di questi mondi e i cori di parole e di pensieri che le hanno generate.
Sono le parole e i pensieri di sognatori folli che si concedono il lusso di narrarsi e narrare.
E così oggi, 26 dicembre 2019, a quarantanove anni, alla fine di un anno strano, fatto di fallimenti, delusioni, lacrime ma anche di cambiamenti, gioie e speranze, ho il privilegio di dirmi “da grande sarò…”.
Genova, 26/12/2019 Cristina Dal Farra
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